Generazioni

Generazioni

Circomare teatro

PROVENIENTE DA
Orte VT

DI
Alessandra Cappuccini

REGIA DI
Mario Umberto Carosi

GENERE
monologo

SINOSSI
La vita di tre donne: nonna, madre e figlia. Tre societàˆ messe a confronto, ognuna con la propria morale, con le proprie regole non scritte a cui queste donne si ribellano. La nonna vive durante la seconda guerra mondiale, la mamma durante le contestazioni studentesche e la figlia al giorno d’oggi. Sono tre società messe a confronto, ognuna con una propria morale, con quelle regole non scritte a cui queste donne si ribellano. Sono storie di coraggio che raccontano la forza dell’individualità. La storia della nonna (Rosetta) racconta di come lei si innamori per la prima volta. Così Rosetta definisce quell’amore “a volte ce so’ tentazioni così terribili che ce vole forza e coraggio pe’ abbandonaccese, e a quell’occhi, in un attimo, a quell’occhi me ce so’ abbandonata”. Questo ragazzo di cui lei si innamora, figlio del calzolaio del paese, era infatti un fuggiasco “In paese se diceva de Tutto: che era diventato fascista e se vergognava a fasse vede da su’ padre, oppure che era un partigiano e se doveva nasconne…”.
La storia della madre, Margherita, è la storia di una bambina cresciuta in una stazione ferroviaria impresenziata. Margherita vive con accanto un treno che per lei è una porta sul mondo: “… e qull’estate, su quel treno, ce salì, ‘la storia o la fai o ti travolge’ diceva. Se vede che s’era stufata de ruzzola’…”. Margherita va a Roma, lì si appassiona di politica, è la fine degli anni ’60. Ma poi tutto cambia, e la speranza che aveva dato forza agli anni ’60, si appesantisce di piombo. In quel momento incontra il padre di Giulia.
Giulia è una donna moderna, incastrata in ritmi e stereotipi che sono i nostri, e di fronte alla violenza delle immagini di guerra mandate dai telegiornali, alle manifestazioni quelle in piazza e quelle in tv, e ad un’ideale di donna/bambola, ricerca un mondo più autentico.

Spettacolo selezionato in “nomination” dal MILANO OFF FIL FESTIVAL 2017 per la partecipazione al festival IN SCENA ! ITALIAN THEATER FESTIVAL – NEW YORK (USA ); vincitore del premio migliore attrice al festival Donne di guerra 2016 e al festival Teatr’a 2016; migliore regia e miglior testo al festival Teatr’a 2016

Alessandra Capuccini tiene il filo delle donne della sua famiglia, un racconto di passioni personali e civili, che si snoda negli ultimi 60 anni di Storia del Paese. Un racconto che parte dalle lotte, intime e collettive, di ieri per liberare le donne di oggi.

IN SCENA: Palco C: 21.00 mercoledì 30 agosto, Palco B: 21.00 giovedì 31 agosto, Palco C: 21.00 venerdì 1 settembre 

Tutto il programma su -> http://bit.ly/ProgrammaRomaFringe