Radioantartide
proveniente da
Napoli
di
Dario Postiglione
con
Diego Parlanti e Dario Postiglione
regia
Ilaria Cecere
Perché tornare dopo vent’anni nel posto in cui ci si è spezzata la vita?
Se lo chiede un uomo bizzarro, rigido e nevrotico, eppure misteriosamente sempre in ritardo: è un ex professore universitario che ha abbandonato la carriera accademica per scrivere «romanzetti pieni di scandali e livore». Ha accettato l’invito a parlare durante un convegno che si tiene nella prestigiosa università dove ha studiato vent’anni prima. Ha un eloquio rapido e tagliente, le sue battute sfociano volentieri nel sarcasmo, e presto capiamo che il suo intervento – un’improbabile discettazione sul diluvio universale che chiama in causa narrazioni mitiche e trattati di geologia sacra del Seicento - è solo un pretesto, forse, per chiudere il conto in sospeso con qualcosa o qualcuno.
Mentre l’argomento è continuamente rimandato a forza di digressioni e autocorrezioni, si fa sempre più frontale l’attacco contro l’uditorio accademico, contro i massimi esponenti di una cultura che «sguazza da trent’anni nella pozzanghera dell’Apocalisse» e ormai si svende a bassissimo prezzo. Intanto si fa strada, come innescato da una memoria involontaria, il ricordo degli ultimi mesi trascorsi in quella piccola cittadina dove pioveva sempre. E finalmente dallo sfondo si stacca un’ombra: qualcuno incontrato vent’anni prima proprio col favore del diluvio. Il passato subentra al presente senza soluzione di continuità, l’uomo dialoga col ragazzo di allora, uno studente di filosofia che scriveva poesie, come ormai «solo i coglioni» osano fare. E i disperati. Ed è di questo che parla lo spettacolo: di un amore nato nel segno di una «totale assenza di speranza», eppure a suo modo totalizzante. E di come le aspirazioni totalizzanti vengano irrimediabilmente sconfitte dalla vita.
In programmazione per:
Lunedì 21 - ore 22:00 - PALCO B
Martedì 22 - ore 19:00 - PALCO B
Mercoledì 23 - ore 20:30 - PALCO B