Teatro Azione
proveniente da
Roma
di e con
Giorgio Cardinali
musiche originali eseguite dal vivo
Francesco Ciccone
regia
Caterina Mannello
Storia di un paese dove si campa di terra e si muore di fame. Storia di un uomo che passa la vita nelle terre di un barone per garantire la sopravvivenza della famiglia. Storia di chi è capace di costruirsi la propria strada per il lavoro. Storia di uno sciopero al contrario che rovescia gli stereotipi ascrivibili al sud e pone il lavoro al centro della dignità dell’uomo. Tra i pochi sogni accarezzati dai pezzenti del paese, c’è quello della strada per la montagna: una strada vera al posto dell’antica mulattiera, se il veto di chi non vuole fastidi sulle proprie terre non obbligasse il vecchio sogno a restare tale. Nell’ottobre del 1950, duecento contadini si fanno operai per costruire da sé la strada per la montagna. Fanno uno sciopero ‘arrovescio’: invece di incrociare le braccia, imbracciano pale e picconi. Tutto il paese prende parte all’impresa. I bambini raccolgono fagioli per gli operai. Le donne fronteggiano le forze dell’ordine e i maschi spalancano la campagna alla strada, acquisendo rispettabilità e coscienza di uomo e di padre! Il popolo, con pale e picconi comincia a rovesciare le cose. Tre mesi dopo una “macchina” percorre due chilometri di curve in salita strappati alla collina a forza di braccia e al prezzo di arresti, denunce e occupazione militare del paese “rovesciato”. Gli “Arrovesciati”, raccoglie le testimonianze dei bambini che vissero in prima persona questa avventura e in bilico tra storia e fantasia, restituisce la battaglia di un popolo in un monologo a più voci in cui si mescolano rabbia, dolore e speranza.
In programmazione per:
Lunedì 14 - ore 22:00 - PALCO A
Martedì 15 - ore 19:00 - PALCO A
Mercoledì 16 - ore 20:30 - PALCO A