Ribattezzato più volte a partire dal 1900, da Arena Nazionale a Teatro Apollo, nel 1918 nasce il Teatro Eliseo, che ben presto diviene luogo cardine della mondanità romana.
Il 1931 è l'anno in cui sale sul palcoscenico un nuovo comico d'avanspettacolo, il cui nome rimarrà legato alla storia del nostro paese: è Antonio De Curtis, in arte, Totò. Di lì a poco altri due esordi segnano la storia dell'Eliseo e del teatro italiano. Nel 1934 debutta in Roxy Bar di P. Dumming, un giovane Paolo Stoppa mentre, un anno dopo, si forma la Compagnia Spettacoli Eliseo, dove appare per la prima volta la straordinaria Anna Magnani.
Il nuovo impresario è Vincenzo Torraca, che ne reggerà le sorti per quasi quaranta anni. Sotto la sua direzione giunge la compagnia dei De Filippo al Teatro Eliseo che, per Eduardo, sarà il luogo di riferimento per i suoi spettacoli romani. Nel 1937 inizia la ristrutturazione del teatro ad opera di Luigi Piccinato.
Innumerevoli compagnie e attori di grande spessore si alternano nelle successive stagioni teatrali, i più grandi attori del tempo sono sul palco del Teatro Eliseo diretti da registi come Luchino Visconti, Giuseppe Patroni Griffi, Giorgio Strehler e Michelangelo Antonioni nell’unica regia teatrale della sua carriera, I am a camera.
Gli anni sessanta del Teatro Eliseo portano in scena il meglio della programmazione teatrale nazionale. Spettacoli di drammaturgia italiana e straniera, novità e riscoperte di grandi classici che generano nel pubblico grandissima attenzione e calorose partecipazioni. Tra le tante compagnie internazionali ospiti del Teatro Eliseo, è da citare sicuramente il Living Theatre di New York diretto da Julian Beck e Judith Malina.
Intanto, a Vincenzo Torraca succede Giuseppe Battista che nomina uno staff di direzione artistica formato da Romolo Valli, Giorgio De Lullo e Giuseppe Patroni Griffi. Sono loro i protagonisti indiscussi di questi anni; nasce la Compagnia stabile del Teatro Eliseo le cui regie, oltre che dai nomi sopracitati, sono curate successivamente da Gabriele Lavia.
Nel 1979 nasce il Teatro Piccolo Eliseo: tra i nomi che inaugurano le prime stagioni del teatro troviamo Giuseppe Patroni Griffi, Carlo Verdone, Giancarlo Sepe e Mario Ferrero.
Nel 1982, viene fatto un ammodernamento del teatro Eliseo e i posti disponibili scendono da 1300 a 956. La direzione artistica passa a Gabriele Lavia e Umberto Orsini, con la collaborazione di Rossella Falk.
Nel 1990 nasce la compagnia stabile del Piccolo Eliseo sotto la guida di Marco Paroldi.
Nel 1997 subentra alla direzione artistica del teatro Eliseo Maurizio Scaparro e alla fine degli anni novanta l'Eliseo è il miglior teatro italiano per presenze e incassi.
I primi anni dell’inizio del nuovo secolo sono dedicati ad una particolare attenzione alla drammaturgia contemporanea, con una commistione sempre più interessante tra teatro tradizionale e teatro del presente. Il Piccolo Eliseo diviene il luogo deputato alle novità, ai giovani, alle sperimentazioni. Sono diverse le relazioni artistiche che il teatro instaura in questi anni, secondo un progetto artistico basato sulla tradizione, la nuova drammaturgia e la sperimentazione.
Nei cartelloni del 2011 e del 2012 troneggiano le produzioni del Teatro Eliseo che nel corso degli anni ripetono il loro successo, nonostante i problemi che il Teatro Eliseo affronta dal punto di vista amministrativo e strutturale. Proprio per queste vicissitudini, il teatro sarà costretto alla chiusura nel 2014.
Luca Barbareschi prende in gestione il Teatro Eliseo, avviando un importante opera di ristrutturazione riguardante principalmente migliorie strutturali per la messa a norma e per l’agibilità. Ristrutturati palco e graticcia, camerini e servizi, l’impianto elettrico, la messa a norma delle uscite di sicurezza e delle balaustre in cristallo. Si è cercato di recuperare in parte le caratteristiche architettoniche degli anni ’70, come ad esempio i colori caldi delle pareti e della moquette.
Il Teatro Piccolo Eliseo ritrova la lucentezza di un tempo con il ripristino dell’illuminazione a soffitto e la messa a norma di palcoscenico e camerini. Oltre 156 operai sono coinvolti nel restauro.
Il teatro Eliseo riapre il 29 settembre del 2015 con lo spettacolo Una tigre del Bengala allo zoo di Baghdad di Rajiv Joseph, finalista Premio Pulitzer 2010, diretto e interpretato da Luca Barbareschi. Tra gli spettacoli della stagione Ivanov di Anton Čechov regia di Filippo Dini, Cercando segnali d’amore nell’universo di Luca Barbareschi con la regia Chiara Noschese, Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello diretto e interpretato da Gabriele Lavia, La dodicesima notte di William Shakespeare diretto da Carlo Cecchi e China Doll di David Mamet con Eros Pagni, il primo capitolo di una trilogia sulla drammatiurgia di Mamet che prosegue con i due spettacoli che aprono la stagione 2016/2017.
Il 2018-2019 è stato l’anno della Stagione del Centenario con un programma che ha ospitato artisti come: Eros Pagni, Ficarra e Picone, Luca Barbareschi, Lello Arena, Michele Riondino, Glauco Mauri, Roberto Sturno, Giorgio Tirabassi, Gabriele Lavia, Massimiliano Bruno.
Per oltre un secolo centinaia di attori, registi, personaggi e spettatori emozionati hanno popolato le sale del Teatro Eliseo. Nomi del calibro di Eduardo De Filippo, Monica Vitti, Vittorio De Sica, Anna Magnani, Vittorio Gassman, Dario Fo, Arnoldo Foà, Marcello Mastroianni, Giorgio Albertazzi, Anna Proclemer, Lea Massari, Gino Cervi, ne hanno calcato i palcoscenici, scrivendo ad ogni spettacolo un nuovo pezzo di storia del teatro italiano e internazionale.